Rincari gas e luce 2018, autoproduzione energetica contro ennesimo aumento delle tariffe!

Scopri come evitare i continui rincari delle tariffe energetiche!

Il 2018 ci porta il rincaro delle bollette luce e gas, come conferma l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico che ha anche indicato i motivi alla base dell’aumento dei costi complessivi, legati all’aumento del prezzo all’ingrosso nell’ultimo trimestre. Tra essi l’aumento della domanda interna, problemi di distribuzione di rete, minor somministrazione dell’energia proveniente dal nucleare francese, minor produzione dell’idroelettrico per via della scarsità delle piogge dell’ultimo anno, aumento del prezzo all’ingrosso del gas e aumenti legati a decisioni ministeriali legate alla tutela della sicurezza e dell’equilibrio energetico strategico nazionale.

Tutti questi motivi portano purtroppo ad un incremento medio del +5,3% per le forniture elettriche e del +5% per quelle gas, a pesare sui già complicati bilanci familiari. 

Ma vediamo il dettaglio di quello che sta accadendo dal 1° gennaio.

 

Dettaglio bollette energia elettrica 2018

Il prezzo dell’energia elettrica di riferimento sarà di 20,626 centesimi di euro per kWh, tasse incluse sarà così suddiviso:

Spesa per la materia energia:

  • 8,35 centesimi di euro (40,48% del totale della bolletta) per i costi di approvvigionamento dell’energia;
  • 1,67 centesimi di euro (8,12%) per la commercializzazione al dettaglio.

Spesa per il trasporto e la gestione del contatore:

  • 3,87 centesimi di euro (18,75%) per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della trasmissione e distribuzione, qualità.

Spesa per oneri di sistema:

  • 4,05 centesimi di euro (19,65%) per gli oneri generali di sistema, fissati per legge.

Imposte:

  • 2,68 centesimi di euro (13,00%) per le imposte che comprendono l’IVA e le accise

 

Dettaglio bollette gas 2018

Ed ecco il prezzo di riferimento del gas, che sarà di 76,69 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse, così suddiviso:

Spesa per la materia gas naturale:

  • 26,25 centesimi di euro (pari al 34,23% del totale della bolletta) per l’approvvigionamento del gas naturale e per le attività connesse;
  • 0,00 centesimi di euro (0,00%) per la gradualità nell’applicazione della riforma delle condizioni economiche del servizio di tutela del gas naturale;
  • 5,08 centesimi di euro (6,62%) per la vendita al dettaglio.

Spesa per il trasporto e la gestione del contatore:

  • 13,93 centesimi di euro (18,17%) per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione, qualità.

Spesa per oneri di sistema:

  • 2,47 centesimi di euro (3,22%) per gli oneri generali di sistema, fissati per legge.

Imposte:

  • 28,96 centesimi di euro (37,76%) per le imposte che comprendono le accise (19,94%), l’addizionale regionale (2,65%) e l’IVA (15,17%).

 

A fronte di tutto questo, per mettersi a riparo dai continui balzelli delle tariffe, è possibile da subito passare all’autoproduzione energetica. Stiamo parlando innanzitutto di impianti fotovoltaici, solari termici ed eolici, tra i quali è però il fotovoltaico ad essere la fonte più sicura di risparmio a medio termine, soprattutto se pensato a sistema con una drastica riduzione del gas.

Se avete delle incertezze e dei dubbi sulla reale convenienza di questo tipo di investimenti, sul tempo di ammortamento dell’investimento, visto che in rete e sui social ci sono opinioni contrastanti, è il caso di essere diretti:  in base a dei calcoli che tutti i tecnici possono fare se, comprese tutte le tasse, spendete attualmente più di 100/120 euro al bimestre per la sola energia elettrica… il fotovoltaico fa per voi.

Al di sotto di quelle cifre, invece, per passare all’autoproduzione energetica bisognerà fare un investimento più complesso e di medio/lungo periodo, basato innanzitutto sulla riduzione del consumo di gas, con l’introduzione di strumenti come il piano cottura ad induzione, un boiler elettrico per l’acqua calda sanitaria e una pompa di calore che gestisca il riscaldamento ad acqua o ad aria. Questa soluzione è certamente valida se la spesa per il gas è significativa, ma resta meno importante per chi ha un consumo modesto.

Valutate le condizioni di fattibilità economica della vostra specifica situazione, potrete capire quanto sia conveniente per voi l’installazione di un impianto fotovoltaico: in media, solitamente, il risparmio annuale si attesta tra il 40 ed il 50 % dell’attuale spesa senza fotovoltaico.

In oltre, a seconda dei casi, è consigliabile anche l’installazione di un sistema di accumulo dell’energia per risparmiare durante tutte le ore della giornata, conservando l’energia prodotta nelle ore diurne.  Anche qui, con un calcolo di media, fatto dagli installatori in tutta Italia, la condizione per potersi permettere l’installazione di un accumulatore di energia ed averne un vantaggio concreto, con un risparmio fino al 70/80%, è quella si spendere attualmente più di 200 euro al bimestre per l’energia elettrica.  Al di sotto di quella cifra si può sempre ragionare in maniera complessa, come dicevamo poco fa.

Ci si chiede: installando un impianto con accumulo è possibile o è più conveniente distaccarsi dalla rete elettrica ed abolire la bolletta del vostro attuale gestore? La risposta è che non siamo nel mondo dei sogni. Una tale indipendenza economica, al 100%, non può essere garantita da nessun sistema di autoproduzione attualmente disponibile per uso domestico: nel migliore dei casi si può associare al fotovoltaico (che evidentemente durante l’inverno ha un rendimento inferiore rispetto a quello estivo e per cui rischia spesso di non accumulare energia a sufficienza, anche in presenza di un impianto molto grande) un generatore di energia di altro tipo, che però porta un certo aggravi di costi! La soluzione è dunque quella di mantenere senza esitazioni, magari solo per il momento, la fornitura elettrica del gestore privato e pagare una bolletta molto molto più leggera.

Quello che è certo è che mentre i prezzi degli impianti fotovoltaico sono ai minimi storici, con una diminuzione di più dell’80 % in 10 anni, il costo dell’energia cresce costantemente. Bisogna anche ricordare che anche per il 2018 è stata rinnovata la possibilità di detrarre fiscalmente l’impianto fotovoltaico e il sistema di accumulo al 50% dall’IRPEF.

Per tutti questi motivi se avete la disponibilità di una superfice come un tetto, una tettoia, un terrazzo o altre strutture idonee, non vi resta che studiare la vostra situazione e cercare informazioni sui costi degli impianti, stando ben attenti ai prodotti offerti ed alle garanzie, oltreché ai prezzi, per i quali trovare molta concorrenza e molte occasioni, purché proposte da professionisti.

Grazie ai servizi di nuova generazione come il nostro, confrontare dei preventivi impianto fotovoltaico seri senza vincoli, senza fregature, senza illusioni è facile e gratuito.

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