Eco Bonus 2016: Scambio sul Posto vs. Sistema di Accumulo – Qual è la Soluzione Migliore per il Tuo Impianto Fotovoltaico?
Introduzione
Con la scadenza dell’Eco Bonus governativo ormai alle porte – il termine ultimo è il 31 dicembre 2016 – è fondamentale agire subito per ottenere la detrazione fiscale del 50% sull’investimento per un impianto fotovoltaico domestico, ammortizzata in 10 anni. In questo contesto, la scelta della soluzione migliore per l’installazione dei pannelli fotovoltaici a casa diventa decisiva per massimizzare il risparmio energetico ed economico.
Due approcci si presentano come alternative principali:
- Lo Scambio sul Posto: Un meccanismo che valorizza l’energia in eccesso immessa nella rete elettrica, riducendo la bolletta grazie all’autoconsumo.
- Il Sistema con Accumulo: Un impianto dotato di batterie che consente di immagazzinare l’energia prodotta e non consumata per usarla quando l’impianto non produce, come di notte o in condizioni di scarsa radiazione solare.
Questo articolo approfondisce come funziona lo scambio sul posto, fornisce un confronto con il sistema di accumulo e illustra le strategie per ottenere il massimo risparmio sul costo dell’energia. Inoltre, presenteremo un esempio pratico per chiarire il calcolo del risparmio e discuteremo le implicazioni economiche delle due soluzioni.
Lo Scambio sul Posto: Come Funziona e Perché è Importante
Il Meccanismo dello Scambio sul Posto
Lo scambio sul posto è un sistema di remunerazione che valorizza l’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico e immessa nella rete. In pratica, quando l’impianto genera più energia di quella immediatamente consumata (autoconsumo), l’eccedenza viene immessa nella rete elettrica. Il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) contabilizza questa energia e la converte in un credito che l’utente potrà utilizzare per compensare il costo dell’energia prelevata dalla rete in momenti in cui la produzione scende.
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Non è una Vendita:
Lo scambio sul posto non equivale alla vendita dell’energia. Si tratta piuttosto di un “rimborso parziale” della bolletta elettrica, che riduce il costo dell’energia prelevata in base alla quantità immessa nella rete.
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Impatto sull’Autoconsumo:
Chi installa un impianto fotovoltaico in scambio sul posto continua a pagare la bolletta per l’energia prelevata, ma quest’ultima si riduce significativamente – generalmente del 40-50% – grazie all’autoconsumo. In altre parole, più energia si riesce a consumare in loco, maggiore sarà il risparmio.
Il Calcolo Pratico dello Scambio sul Posto
Consideriamo l’esempio di un utente che consuma 2800 kWh di elettricità all’anno, con una spesa di circa 550,00 €. In teoria, un impianto fotovoltaico da 2,5 kWp potrebbe produrre una quantità di energia pari al consumo annuo. Tuttavia, a causa dello scarto tra il costo dell’energia prelevata e quella immessa in rete, tale dimensionamento non garantisce una restituzione completa del costo.
Ecco perché si propongono due alternative:
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Installare un Sistema di Accumulo:
Permette di immagazzinare l’energia non autoconsumata e di utilizzarla in momenti di bassa produzione, aumentando il tasso di autoconsumo.
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Sovradimensionare l’Impianto Fotovoltaico:
Se la maggior parte dei consumi si verifica durante le ore diurne, è possibile aumentare leggermente la potenza dell’impianto (circa 1,5 volte quella strettamente necessaria) per ottenere un maggior risparmio senza ricorrere a costosi sistemi di accumulo.
Un Esempio Pratico: L’Impianto Sovradimensionato
Immaginiamo un impianto installato al Nord Italia:
- Consumo Annua: 2800 kWh
- Dimensionamento Base: 2,5 kWp
- Soluzione Ottimale: Impianto da 3,0 kWp (1,5 volte maggiore del consumo base)
Con un impianto da 3,0 kWp, ipotizziamo i seguenti valori:
- Energia Prodotta Annualmente: 3300 kWh
- Energia Autoconsumata (45%): 1500 kWh
- Energia Eccedente Ceduta alla Rete: 1800 kWh
Analisi dei Risparmi
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Costo dell’Energia Prelevata:
Con un costo medio di 0,20 €/kWh (inclusivo di IVA, trasporto ed accise), per 1500 kWh il costo annuo sarebbe di:
1500 kWh × 0,20 €/kWh = 300,00 € (oltre IVA, circa 330,00 € totali).
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Rimborso dal GSE per l’Energia Ceduta:
Il GSE paga circa 0,10 €/kWh per l’energia immessa in rete. Quindi, per 1800 kWh si ottiene:
1800 kWh × 0,10 €/kWh = 180,00 €.
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Risparmio Complessivo:
Sommando il risparmio dovuto all’autoconsumo (330,00 €) e il contributo per lo scambio sul posto (180,00 €), il totale annuale risparmiato risulta essere:
330,00 € + 180,00 € = 510,00 €.
Questo esempio dimostra come, sovradimensionando l’impianto e favorendo l’autoconsumo, si possa ottenere una quasi totale restituzione del costo dell'energia prelevata, con notevoli benefici economici.
Impianto Sovradimensionato vs. Sistema di Accumulo
Vantaggi del Sovradimensionamento
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Costo Iniziale Inferiore:
La differenza di costo tra un impianto di potenza A e uno di potenza 1,5 × A è in media di circa il 30%. Pertanto, sovradimensionare l’impianto risulta, in termini di costi iniziali, più conveniente rispetto all’installazione di un sistema di accumulo.
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Semplicità di Installazione:
Non essendoci la necessità di integrare costose batterie, l’installazione risulta più semplice e meno complessa.
Considerazioni sul Sistema di Accumulo
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Costo degli Accumulatori:
I sistemi di accumulo hanno un costo non trascurabile, che può aggirarsi intorno ai 2000–3000 €. Questi costi devono essere valutati in relazione alle esigenze energetiche specifiche dell’abitazione.
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Aumento dell’Autoconsumo:
Un sistema di accumulo ben dimensionato può aumentare l’autoconsumo fino al 90%, ma solo se i consumi serali e notturni sono elevati.
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Scelta in Base ai Consumi:
Se la maggior parte dei consumi avviene durante il giorno, sovradimensionare l’impianto può essere la scelta migliore. In caso contrario, se i consumi notturni sono rilevanti, un sistema di accumulo potrebbe offrire ulteriori vantaggi.
La Strategia per Massimizzare il Risparmio
Ottimizzare l’Autoconsumo
Prima di decidere se sovradimensionare l’impianto o installare un sistema di accumulo, è fondamentale massimizzare l’autoconsumo:
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Spostare i Consumi nelle Ore di Produzione:
Utilizzare elettrodomestici e dispositivi durante le ore di maggiore produzione solare permette di sfruttare al meglio l’energia prodotta, riducendo il carico sulle batterie o il prelievo dalla rete.
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Gestione Efficiente dei Consumi:
Adottare abitudini che favoriscano il consumo diretto dell’energia solare può tradursi in risparmi significativi senza ulteriori costi per l’accumulo.
Valutazione Economica
Un’analisi dettagliata dei consumi specifici e dei costi energetici attuali è indispensabile:
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Analisi dei Consumi Giornalieri e Annuali:
Calcolare esattamente quanti kWh vengono consumati e in quali fasce orarie per dimensionare correttamente l’impianto.
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Confronto Preventivi:
Utilizza piattaforme come www.preventivifree.net per richiedere preventivi gratuiti e confrontare le soluzioni offerte da diverse aziende.
Conclusioni
Con la scadenza imminente dell’Eco Bonus governativo al 31 dicembre 2016, è il momento di valutare attentamente la soluzione migliore per l’installazione di un impianto fotovoltaico domestico.
- Scambio sul Posto:
Questo meccanismo consente di valorizzare l’energia immessa nella rete, riducendo la bolletta grazie all’autoconsumo e al rimborso parziale dell’energia in eccesso.
- Sovradimensionamento dell’Impianto:
Per chi consuma la maggior parte dell’energia durante il giorno, un impianto sovradimensionato (circa 1,5 volte la potenza strettamente necessaria) può garantire un risparmio notevole, quasi coprendo integralmente il costo dell’energia prelevata, senza la necessità di investire in un sistema di accumulo.
La scelta tra l’installazione di un sistema di accumulo e il sovradimensionamento dell’impianto dipende principalmente dalle specifiche abitudini di consumo e dalle esigenze economiche. È essenziale effettuare un’analisi dettagliata dei consumi e confrontare più preventivi per ottenere il massimo vantaggio economico e ambientale.
Investire in un impianto fotovoltaico ben dimensionato e ottimizzato per l’autoconsumo non solo riduce i costi energetici, ma contribuisce anche alla transizione verso un’energia sostenibile. Per ulteriori approfondimenti e per richiedere gratuitamente un preventivo personalizzato, visita www.preventivifree.net.
FAQ - Domande Frequenti
1. Cos’è lo scambio sul posto e come funziona?
Lo scambio sul posto è un sistema che permette di valorizzare l’energia in eccesso prodotta dall’impianto fotovoltaico e immessa nella rete elettrica. L’energia immessa viene contabilizzata dal GSE e convertita in un credito che riduce il costo dell’energia prelevata.
2. Qual è il principale vantaggio dello scambio sul posto?
Il vantaggio principale è la riduzione della bolletta elettrica: l'autoconsumo diretto diminuisce la quantità di energia da prelevare dalla rete, e l’energia eccedente viene rimborsata parzialmente dal GSE, contribuendo a un notevole risparmio.
3. In quali casi conviene sovradimensionare l’impianto fotovoltaico invece di installare un sistema di accumulo?
Se la maggior parte dei consumi elettrici avviene durante le ore diurne, sovradimensionare l’impianto permette di aumentare l’autoconsumo senza dover sostenere i costi aggiuntivi di un sistema di accumulo, che può essere costoso.
4. Come si calcola la quantità di energia da accumulare per un impianto fotovoltaico domestico?
Per esempio, se il fabbisogno medio di una famiglia è di circa 3000 kWh/anno (8,2 kWh al giorno) e il 50% dei consumi avviene nelle ore serali e notturne, occorrono circa 4 kWh di energia accumulata ogni giorno. Un calcolo accurato, basato sui consumi specifici, permette di dimensionare correttamente l’impianto.
5. Quali sono i costi medi di un impianto fotovoltaico domestico?
Da indagini di mercato emerge che il costo medio per un impianto da 3,0 kWp si aggira tra 5100 e 6000 € + IVA (10%), ossia tra 1700 e 2000 € per ogni kWp installato, comprensivo di materiali, progettazione, installazione e pratiche burocratiche.
6. Come viene valorizzata l’energia immessa nella rete?
L’energia in eccesso, che non viene autoconsumata, viene immessa nella rete elettrica e viene pagata dal GSE a un prezzo di circa 0,10 €/kWh, creando un credito che riduce il costo dell’energia prelevata.
7. Quali sono le opzioni disponibili per l’impianto fotovoltaico con accumulo?
Ci sono due principali opzioni: un impianto collegato alla rete, in cui l’energia in eccesso può essere venduta al GSE, e un impianto stand-alone, che funziona in totale autonomia senza immettere energia in rete.
8. Perché è importante spostare i consumi nelle ore diurne?
Utilizzare l’energia prodotta durante il giorno massimizza l’autoconsumo e riduce la necessità di accumulo, rendendo l’intero sistema più efficiente e permettendo un maggiore risparmio sui costi energetici.
9. Come posso ottenere il massimo risparmio economico con un impianto fotovoltaico?
Confrontare preventivi, valutare accuratamente i consumi, scegliere un impianto sovradimensionato se la maggior parte dei consumi avviene di giorno e, se necessario, integrare un sistema di accumulo ben dimensionato, sono le chiavi per massimizzare il risparmio.
10. Dove posso richiedere un preventivo gratuito?
Puoi richiedere gratuitamente un preventivo visitando www.preventivifree.net, che ti permetterà di confrontare diverse offerte e scegliere la soluzione migliore per le tue esigenze.