Ormai da qualche anno si parla molto di sistemi di riscaldamento a pompa di calore per eliminare il gas e riscaldare la propria abitazione. In particolare nel caso delle pompe di calore o termopompe professionali si parla di efficaci sistemi, che funzionano perfettamente anche se le temperature sono sotto lo zero, i quali producono acqua calda da mandare nel circuito di riscaldamento (a pavimento o radiatori) ma anche sanitaria, e per i quali si può beneficiare della detrazione fiscale 65% (risparmio energetico) oppure della cessione del credito o sconto in fattura. Addirittura sarà possibile valutare il Superbonus 110%, qualora vi siano le condizioni previste dalla normativa.
In ogni casao, quando si parla di conversione da gas a energia elettrica è evidente che per ottenere un risultato molto importante sotto il profilo del risparmio e dell’efficacia è indispensabile pensare ad un intervento complessivo in cui includere l’autoproduzione di energia attraverso un impianto fotovoltaico e pompa di calore.
I PRO del riscaldamento con Pompa di Calore
1. Efficienza
La pompa di calore attua uno scambio termico con l’aria esterna (e per alcune tipologie con l’acqua o la terra) per concentrare il calore (che in realtà è disponibile anche quando per noi fa molto freddo) nell’acqua dell’impianto di riscaldamento e sanitario. Il generatore cede all'impianto più energia di quella che consuma per il suo funzionamento, la quale tuttavia varia costantemente a seconda delle temperatura da ottenere e può essere monitorata.
Il parametro che individua l'efficienza della pompa di calore è il Coefficiente di Performance (CoP), determinato dal rapporto tra la potenza termica prodotta misurata in kW e la potenza elettrica assorbita, sempre in kW. Se l’impianto è bene installato e le condizioni sono buone, questo rapporto è sempre a favore di un basso consumo di kW di energia elettrica consumata per un rendimento in kW trasformato in calore. Un CoP pari a 5 significa che per ogni 5 kW di energia termica stai consumando 1 kW di energia elettrica.
2. Risparmio
Inutile dire che questa tecnologia riduce l’impatto ambientale. Ma ci sia aggiunga che, in generale i costi del consumo elettrico in sostituzione del gas, risultano più bassi. E’ chiaro che la vera rivoluzione è dotarsi di un impianto fotovoltaico per produrre da sé la gran parte dell’energia elettrica che ci servirà. In una situazione ottimale l’impianto di pompa di calore e l’impianto fotovoltaico possono portare ad un reale risparmio fino all’80% annuo rispetto alla condizione precedente. Basta fare bene i conti con un tecnico.
3. Riscaldamento/raffrescamento
Non bisogna dimenticare che una sistema a pompa di calore di buona qualità è possibile ottenere sia il calore d’inverno che il fresco d’estate. Si tratta di pompe di calore reversibili, le quali, semplicemente invertono il ciclo di funzionamento e spingono fuori l’aria calda dalla casa, ottenendo un risultato diffuso e constante.
Oltre alla pompa di calore reversibile, esistono varie soluzioni per ottenere questo risultato. Ed esempio è possibile realizzare un sistema di condizionatori, o fare un unico impianto aria/aria caldo/freddo, affidando ad una più piccola pompa di calore ad acqua solo il compito di produrre l’acqua calda sanitaria. Per quest’ultima soluzione è necessario fare uno studio più approfondito dell’immobile ed è sconsigliata in caso di edifici senza cappotto termico e infissi a taglio termico o in generale per le case con classe energetica molto bassa.
4. Aumento del valore dell’immobile
Bisogna non dimenticare che, in ogni caso, l’installazione di un sistema a pompa di calore ben fatto, aumenta il valore della tua casa, alzando la classe energetica. Di questo ne beneficerai moltissimo in caso di vendita dell’immobile. Ancor più se disporrai di un impianto fotovoltaico, che, come ormai è noto, può durare fino a più di 30 anni.
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I CONTRO del riscaldamento con Pompa di Calore
Premettiamo subito che in condizioni ottimali per l’installazione, questi sistemi non hanno particolari controindicazioni e garantiscono un risultato soddisfacente. Ma, appunto, devono insistere delle condizioni essenziali. Vediamo insieme quando non conviene installare le pompe di calore.
1. Eventuale funzionamento non corretto o impossibilità di installazione
Non è sempre possibile utilizzare la pompa di calore per il proprio impianto di riscaldamento. Una prima fattibilità va analizzata per quanto riguarda la sorgente di calore rinnovabile: acqua, terra e aria. Verificare ad esempio se sono accessibili e utilizzabili le fonti in questione o se si possiede l’autorizzazione. Anche la soluzione con aria esterna, la più semplice da realizzare, non sempre è fattibile perché devono esserci adeguati spazi per il posizionamento dell'unità esterna e talvolta (ad esempio nei centri storici) l'impatto estetico di queste installazioni è elevato condizionandone l’autorizzazione all’installazione.
Secondo fattore da analizzare è il grado di isolamento termico dell’immobile e la classe energetica. Se in presenza di riscaldamento a pavimento (che lavora con temperature molto più basse, sui 35/40°) non ci sono particolari problemi, nel caso di uso di un impianto di riscaldamento con radianti tradizionali bisognerà verificare che non esistano troppe dispersioni di calore. Non di rado si è costretti a sostituire i termosifoni con dei ventilconvettori. In generale con una termopompa professionale (che sarebbe una pompa di calore un po' più grande ed efficiente) il funzionamento è comunque adeguato, ma è bene avere una consulenza dal termotecnico prima di agire.
Nei casi in cui non fosse possibile installare né una pompa di calore normale né un atermopompa professionale, la soluzione più semplice ed efficace è il sistema ibrido o caldaia ibrida. Si tratta di una pompa di calore a cui è agganciata una caldaietta a condensazione che supplisce il suo operato, aumentando la temperatura dell'acqua.
2. Ingombro
La pompa di calore in genere richiede degli spazi di installazione superiori rispetto ai tradizionali sistemi di riscaldamento. Necessita di un accumulo per la produzione di acqua calda sanitaria e a volte, in base alla tipologia di impianto, anche di un accumulo inerziale per garantire il buon funzionamento della stessa. Fortunatamente esistono delle situazione estremamente compatte ed innovativo, le quali tuttavia richiederanno ugualmente una particolare attenzione alla loro collocazione.
L’impianto fotovoltaico e la pompa di calore
Per avere un effettivo e considerevole risparmio con la pompa di calore per il riscaldamento è necessario installare un impianto fotovoltaico che produca l’energia elettrica che servirà per alimentare sia la pompa di calore che tutta l’abitazione, se non per il 100% almeno per il 50%/60% e fino all’80% nei casi ottimali.
Un impianto fotovoltaico oggi come oggi è pensato per auto-consumare l’energia prodotta, invece non è più conveniente produrre per cederla tutta in rete. La logica vuole che più autoconsumerò l’energia prodotta e più risparmierò perché più valore avrà avuto il mio investimento. Ecco che sommando i consumi normali per la correte (luci, elettrodomestici, dispositivi tecnologici) con quelli di una pompa di calore, il risultato sarà ottimale. E’ bene tuttavia dimensionare correttamente l’impianto e trovare un punto di equilibrio tra la produzione, l’autoconsumo (con eventuale accumulo) e l’immissione in rete. Questo significa che se mettete un sistema a pompa di calore bisognerà avere un impianto capace di produrre un numero adeguato di kW annui. Questo calcolo può farlo solo un installatore specializzato, ma noi vi forniamo tutti gli strumenti per interpretare bene ogni valutazione tecnica, tra cui un confronto tra più esperti con proposte diverse e preventivi gratuiti.
Un altro passaggio interessante da fare può essere quello di combinare anche l’utilizzo di collettori solarti termici. Ed anche qui è richiesta la consulenza specializzata per verificarne l’efficacia nel caso specifico.
Quanto costano le pompe di calore? Ci sono incentivi per pompe di calore?
Chi sostituisce la vecchia caldaia a gas con una pompa di calore può beneficiare della detrazione fiscale 65% o 50% anche con cessione del credito.
La detrazione fiscale IRPEF 65% per l’efficientamento energetico (Ecobonus) o quella del 50% per ristrutturazione sono convertibili in credito da cedere alle aziende installatrici. Nel primo questo caso puoi vederti rimborsato in 10 anni, il 65% o il 50% della somma spesa per l’acquisto e l’installazione della pompa di calore; nel secondo caso avrai uno sconto immediato sulla fattura.
C’è molta variabilità sui prezzi (che comprendono il costo della pompa di calore, l’installazione e le pratiche) ed è possibile trovare offerte molto interessanti oggi soprattutto presso gli installatori che si occupano di impianti fotovoltaici e pompa di calore. Adottare entrambi questi sistemi consente di combinare ad esempio la detrazione (o cessione del credito) del 65% con la detrazione (o cessione) per il fotovoltaico al 50%. I prezzi della pompa di calore in sé e per sé li trovate molto spesso sui siti dei rivenditori, sarà però necessario avere un preventivo per pompa di calore e fotovoltaico da un installatore specializzato che sappia dirvi qual è quella che vi serve. Infatti da doli non potrete mai capire di che potenza avrete bisogno e quindi vi sarà impossibile calcolare i tempi di ammortamento. Il nostro servizio serve proprio a offrirvi gratuitamente informazioni e preventivi personalizzati.
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