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Installazione fotovoltaico 2023 con Bonus al 50%

24/01/2023

 

Bonus Ristrutturazione 50% Per Installazione Fotovoltaico

Proprio al fine di incentivare l’adozione di un’installazione fotovoltaico, sono stati previsti alcuni benefici per chi decide di impiegarli nel proprio immobile. Innanzitutto, per tutto il 2023 e 2024 è stata prorogato il bonus ristrutturazione, il quale prevede una detrazione del 50% delle spese sostenute, applicabile anche per la fornitura e l’installazione dell’impianto fotovoltaico, in quanto la posa in opera dei pannelli fotovoltaici è un’operazione che ricade nella manutenzione straordinaria. Il bonus ristrutturazione copre una considerevole parte della spesa, è tuttavia previsto un tetto massimo. L’incentivo non può coprire una somma superiore ai 96.000 euro. Inoltre, è possibile ottenere l’incentivo anche mediante detrazioni IRPEF. In tal caso, l’incentivo verrà scontato in dieci anni, sempre per un valore equivalente al 50% delle spese. Per ottenere il Bonus Fotovoltaico con il Bonus Ristrutturazione, sono ammesse le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024. 

Quindi, facendo alcuni esempi, su una spesa di 20.000 euro, potrai ricevere una somma pari a 10.000 come sussidio da parte dello Stato. Questa somma, laddove si scelga il metodo della detrazione IRPEF, è scontata sull’importo che deve essere versato per la presente imposta. Quindi, sempre seguendo l’esempio, si provvederà a spalmare la somma in 10 anni, al fine di ottenere lo sconto IRPEF, che sarà equivalente a 1.000 euro l’anno.

Con le modifiche introdotte dal decreto Anti frodi, le banche hanno ridotto l’acquisto di crediti d’imposta aumentando i costi della cessione. Per questo motivo, nel 2023 la cessione del credito, anche con lo sconto in fattura, è meno conveniente rispetto a prima.

Da Chi Può Essere Richiesto?

L’agevolazione è riservata ai titolari di diritti reali di godimento su un bene immobile. Questo, se può essere ristrutturato, al fine di ottenere anche la riqualificazione energetica, mediante installazione fotovoltaico, comporta la possibilità di ottenere l’incentivo per questa forma di ristrutturazione.

Dunque, potranno beneficiare del bonus:

  • proprietario o il nudo proprietario;
  • titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • inquilino o il comodatario;
  • soci di cooperative divise e indivise;
  • i soci delle società semplici;
  • gli imprenditori individuali, solo per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce.

Hanno diritto alla detrazione, purché sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture:

  • familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado) e il componente dell’unione civile;
  • coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
  • convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016.

I pagamenti dovranno avvenire attraverso bonifico parlante. La detrazione Irpef del 50% per le spese di ristrutturazione edilizia spetta a chi effettua il pagamento.

Alla data della richiesta di detrazione, l’immobile deve essere esistente, accatastato o con richiesta di accatastamento in corso e in regola con il pagamento di eventuali tributi. Entro 90 giorni dalla data di fine lavori, bisogna comunicare all’Enea la spesa sostenuta e le caratteristiche dell’impianto. 

Potrebbe accadere che il soggetto beneficiario del bonus decida, poi, di procedere ad alienare l’immobile, eventualmente prima di aver recuperato il bonus per intero.

In tale ipotesi, si verifica una cessione anche del credito di imposta. L’acquirente potrà avvantaggiarsi della detrazione fiscale, che viene scontato dal cedente nel prezzo di vendita. Quindi, in sostanza aumenta il prezzo di vendita dell’immobile per ottenere la reintegrazione del bonus, che l’acquirente sconta poi in via di detrazione.

Le parti potrebbero anche decidere di scegliere una diversa modalità di regolazione del rapporto.

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