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Con l'Ecobonus 110%, anche detto Super ecobonus o Superbonus, è possibile installare anche l'impianto fotovoltaico a costo zero. Ma a quali condizioni?
L'impianto fotovoltaico è incentivato con il 110 per cento se unito ad interventi di isolamento termico (isolamento del tetto o cappotto, per almeno il 25% della superficie disperdente) o alla sostituzione della caldaia o sistema di riscaldamento, con pompa di calore, sistemi ibridi, condensazione o biomassa (quest'ultima solo in alcuni casi).
Come saprete, è stato approvato al Parlamento il 'Decreto Rilancio' contenente anche le nuove misure di defiscalizzazione per il 110% (cosiddetto nuovo 'ecobonus' e 'sisma-bonus', anche per ristrutturazioni più articolate), del totale dell'importo relativo a lavori di ristrutturazione, riqualificazione sismica ed efficientamento energetico. Viene citato espicitamente più volte e posto in rilievo, dunque rientra tra gli interventi ammessi, l'installazione del fotovoltaico; ma solo se collegato ad altri interventi che consentano di ottenere un miglioramento della classe energetica dell'edificio di almeno due classi.
Perché i lavori di riqualificazione energetica sono ottenibili a 'costo zero'?
Come sapete, oltre alla detrazione fiscale in 5 anni, per chi non ha liquidità (ed anche per chi non ha capienza fiscale, purché abbia un reddito) può essere riconosciuto un bonus corrispondente al 110% dell'importo complessivo dei lavpri, con cui pagare direttamente l'azienda o le aziende interessate.
In arrivo le linee guida dell'Agenzia delle Entrate.
>>> Ecco la guida preliminare pdf
>>> Qui la Circolare n. 24 dell'8 agosto per chiarimenti sulla detrazione fiscale e sulla cessione del credito o sconto in fattura.
Le precisazioni più importanti dell'Agenzia dell'Entrate (circolare n.24)
Per i proprietari unici di edifici con più unità immobiliari il Superbonus non si applica agli interventi sulle parti comuni a due o più unità immobiliari diverse di un edificio posseduto da un unico proprietario o in comproprietà. Quindi il proprietario unico della palazzina con quattro o più appartamenti non può calcolare la spesa in base al numero di questi, ma solo come unica palazzina e la detrazione spetta solo per i lavori sull'intero edificio; quindi a prescindere dalla grandezza dell'appartamento, per la detrazione vale solo la coibentazione fatta sulle mura esterne e non quella sulle mura interne.
Per i titolari di partita Iva, il Superbonus è ammesso per l'abitazione ma non per gli immobili strumentali i appartenenti all’impresa, a meno che non siano all'interno di un condominio a prevalente destinazione abitativa.
Il super ecobonus può essere utilizzato in forma di sconto in fattura o di cessione del credito anche dai contribuenti non soggetti ad Irpef o che pagano solo imposte sostitutive (contribuenti forfettari o con solo cedolare secca etc.) a patto di avere un reddito.
La comunicazione per fruire dello sconto sul corrispettivo o della cessione potrà essere inviata all'Agenzia a partire dal 15 ottobre 2020 ed entro il 16 marzo dell'anno successivo a quello in cui si sostiene la spesa, utilizzando il modello telematico apposito.
Le novità introdotte dal Parlamento, in attesa di decreti attuativi e linee guida
Durante l'iter parlamentare sono state apportate impontanti novità attraverso emendamenti che precisano o ampliano la portata delle norme e sono stati già risolti alcuni rebus.
E' il caso degli edifici plurifamiliari, dove sarà possibile usufruire dell'ecobonus al 110 % per interventi di isolamento termico, implianti di riscaldamento e climatizzazione, fotovoltaico e una serie di altri interventi, se l'abitazione è funzionalmente indipendente e dispone di uno più ingressi indipendenti.
La più importante novità riguarda la possibilità di accesso alla nuova detrazione anche per le seconde case. Infatti un emendamento recentemente approvato porta alla possibilità di richiedere interventi per un massimo di due unità immobiliari, facendo cadere l'originario vincolo dell'abitazione principale.
Cambiano anche i tetti di spesa che adesso sono calcolati su un ammontare complessivo delle spese non superiore:
- a euro 50.000 per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all'interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall'esterno;
- a euro 40.000 moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l'edificio per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;
- a euro 30.000 moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l'edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.
E' stata poi estesa la platea dei beneficiari che adesso si configura come segue:
- condomini;
- persone fisiche, al di fuori dell'esercizio di attività di impresa, arti e professioni, su unità immobiliari;
- istituti autonomi case popolari (IACP);
- cooperative di abitazione a proprietà indivisa;
- organizzazioni non lucrative di utilità sociale;
- associazioni di promozione sociale iscritte nel registro nazionale e nei registri regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano previsti dall'articolo 7 della legge 7 dicembre 2000, n. 383;
- organizzazioni di volontariato iscritte nei registri di cui all'articolo 6 della legge 11 agosto 1991, n. 266.
Gli esclusi dell'incentivo
Sono escluse le unità immobiliari appartenenti alle categorie catastali:
-
A/1: abitazioni di tipo signorile;
-
A/8: abitazioni in ville;
-
A/9: castelli e palazzi di pregio storico o artistico.
Quando è ammesso il Fotovoltaico al 110%?
In sostanza, gli impianti devono essere installati congiuntamente ad uno degli interventi relativi a cappotti termici per almeno il 25% dell'immobile o dell'unità immobiliare all'interno di edifici plurifamiliari che sia funzionalmente indipendente e disponga di uno o più accessi autonomi dall'esterno; oppure all'fficientamento degli impianti di riscaldamento con caldaie a condensazione o a pompa di calore oppure insieme ad interventi di miglioramento sismico.
Per quanto concerne i sistemi di accumulo di energia integrati negli impianti fotovoltaici, valgono le stesse condizioni degli impianti solari fotovoltaici e sono ammesse anche le apparecchiature la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
Una condizione importante da conoscere: la detrazione per gli impianti fotovoltaici e per i sistemi di accumulo spetta a condizione che l’energia non autoconsumata sia ceduta al GSE. Infine, questo incentivo non è cumulabile con altre agevolazioni.
E' importantissimo segnalare che qualora non vi fossero le condizioni per l'accesso all'ecobonus 110%, si potrà optare per realizzare il solo impianto fotovoltaico (magari assieme all'accumulatore) con la detrazione del 50%, che diventa anch'essa cedibile all'installatore o ad un terzo.
Cosa ci dicono le linee guida definitive dell'Agenzia delle Entrate?
Innanzitutto fanno definitivamente ordine sulla platea dei beneficiari, in secondo luogo sulle modalità con cui bisogna calcolare le spese ammissibili. Ma soprattutto faranno chiarezza sulla procedura da seguire per richiedere l'Ecobonus, in particolar modo con la formula della Cessione del credito o dello sconto in fattura.
Con questa misura tutti gli investimenti in questi settori potranno essere recuperati per intero, nelle modalità che verranno definiti nei prossimi giorni.
In attesa dell'avvio effettivo degli incentivi, le aziende si stanno organizzando per fornire supporto tecnico sulle opere e i relativi preventivi a cui applicare, quando sarà possibile, il calcolo dello sconto fiscale. A queste condizioni è già questo il momento di studiare e mettere appunto gli interventi più urgenti, affidandosi ai preventivi gratuti con relativa consulenza sul da farsi.
Il nostro servizio da sempre specializzato in energie rinnovabili, fotovoltaico ed impiantistica, fornisce il supporto dei migliori installatori italiani, zona per zona, regione per regione.
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Con l'installazione di un impianto fotovoltaico è oggi possibile abbattere i costi della bolletta dell'energia dal 50% al 90%, a seconda che sia conveniente installare o meno un sistema di accumulo.
Il corretto dimensionamento di un impianto fotovoltaico (con o senza accumulatore) dipende dai vostri consumi. Premuratevi di fornire ai tecninci una copia di alcune bollette ed eventualmente di spiagare quali sono le vostre intenzioni (se volete ad esempio installare un sistema a pompa di calore, magari togliere completamente il gas). Vi restituiranno un calcolo esatto di ciò che vi serve.
Qual'è il rendimento corretto di un impianto fotovoltaico?
Ogni kWp correttamente installato in Italia rende mediamente, dal nord verso il sud, tra i 1100 e 1700 kWh annui. Secondo tutti gli studi l'installazione dei pannelli fotovoltaico è conveniente in tutte le Regioni italiane, facendo particolar attenzione al dimensionamento relativo e all'esposizione che dovrà essere sempre tendenzialmente sud oppure su più direzioni.
Quando conviene l'accumulatore?
Per rispondere correttamente a questa domanda non c'è altro modo se non fare un calcolo esatto con il supporto di un tecnico, di un professionista, studiando i propri consumi. In via generale, tuttavia, possiamo dire che con le nuove detrazioni fiscali l'accumulatore sarà conveniente in molti più casi rispetto a quanto accaduto fino ad oggi. Solitamente, infatti, è consigliato installare la batteria di accumulo solo a chi ha una bolletta di almeno 200 euro a bimestre. Ora, se verranno confermate le detrazioni fiscali in toto, allora sarà conveniente farlo pure in presenza di una bolletta di circa 100 euro a bimestre.
Quali sono i migliori pannelli fotovoltaici del 2020?
Ecco un elenco parziale delle migliori marche di pannelli fotovoltaici del 2020: SunPower, Qcells, Lg, Panasonic, REC, Aleo, EXE, Benq, Viessmann, Sharp, FuturaSun, Stion, Solaria. A seconda dei casi molte altre marche potrebbero essere le più adatte, infatti i pannelli hanno caratteristiche diverse ed è consigliato fare uno studio del proprio tetto e delle caratteristiche climatiche e morfologiche del territorio insieme ad un tecnico.
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